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Dopo il successo di ‘Professione Coccodrillo’, Giovanna Zoboli e Mariachiara Di Giorgio tornano con una nuova storia capace di appassionare grandi e piccini.

‘La Zuppa Lepron’ vede come protagonista il signor Lepron che, oltre ad essere un bellissimo lepre, è un animale davvero fortunato. Infatti, pur non rendendosene conto, ha già avuto dalla vita tutte le cose più belle: ha molti figli, nipoti e pronipoti, vive in una bella casa nei boschi ed è un cuoco straordinario, riconosciuto da tutta la comunità per la sua speciale zuppa d’autunno, preparata con cura e dedizione ogni 21 settembre con verdure fresche di stagione, un po’ di sale e acqua di fonte.

In paese tutti impazziscono per questa zuppa e non capiscono come possa essere così straordianriamente buona, pur utilizzando le materie prime a disposizione di tutti. Credono ci sia un‘ ingrediente speciale. Ma non è così! 

La zuppa del signor Lepron ha semplicemente una sua magica ritualità: le verdure vengono raccolte, lavate e tagliate accuratamente, poi vengono messe sul fuoco a bollire per tante ore, mentre Lepron si siede lì accanto a sorvegliare, si addormenta e sogna sogni fantastici. Al risveglio, la zuppa è pronta e Lepron la può assaporare condividendola con la famiglia e i vicini.  

Almeno così avviene fino a quando Lepron decide di seguire una sua fantasticheria, ossia di voler far assaggiare la zuppa a tutto il mondo. Apre così uno stabilimento industriale, dove però l’iniziale successo viene rapidamente seguito dalla consapevolezza che la zuppa fatta in questo modo non potrà mantenere lo stesso sapore, poiché le verdure dovranno essere disponibili tutto l’anno e la preparazione dovrà essere meccanizzata.

Il sogno di grandezza di Lepron, che non prevede i tempi della natura e l’importanza del lavoro umano, si trasforma invece in una brutta realtà, tanto che perfino i suoi sogni cambiano e diventano inquietanti. Per fortuna, decide di seguire il suo cuore, chiudere lo stabilimento e riappacificarsi con se stesso.

Solo dopo un po’ di tempo, una notte d’estate mentre sta sotto la luna, Lepron riesce a pensare di nuovo all’unica zuppa dell’anno che vuole preparare davvero, la zuppa del primo giorno d’autunno, da fare rigorosamente a casa, sul fuoco lento, con la poltrona vicino al fuoco, mentre si addormenta e sogna sogni fantastici.

Un racconto che fa riflettere sui piaceri semplici della condivisione, dell’attesa dei tempi della natura e della ricompensa e gratificazione che ne traiamo. È quando si allontana dalla natura che la vita del signor Lepron e il sapore della sua zuppa cambiano in negativo, prima viveva una vita serena, poi con l’apertura dello stabilimento ha iniziato a subire stress, tristezza e delusione, non solo per i reclami e le lamentele, ma soprattutto perché il sogno di Lepron non era mai stato quello di guadagnare, bensì quello di far conoscere la sua zuppa d’autunno nel mondo. Invece, la zuppa prodotta nella sua fabbrica, inscatolata e pensata per avere una lunga vita da scaffale, non aveva nulla a che vedere con il delizioso sapore della zuppa originale e questo lo aveva reso triste.

Raffinate e ricche di dettagli le illustrazioni di Maria Chiara Di Giorgio sono bellissime, eleganti e ricche di riferimenti artistici. Hanno il potere di alleggerire la storia con il loro tratto leggero e si fondono perfettamente con il testo grazie a una grafica molto curata.
I bambini si perderanno tra i dettagli dei disegni e le mille scene narrative, le varie storie nelle storie, e magari sogneranno anche loro sogni fantastici sul divano di casa, mentre la loro mamma o il loro papà si dedicheranno alla preparazione della cena.

LA ZUPPA LEPRON
di Giovanna Zoboli (autrice) e Mariachiara Di Giorgio (illustratrice)
Topipittori, 2022

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